domenica 10 ottobre 2010

Il Profeta Maometto


“Tu sei l’eletto di Allah”.
Sono queste le parole pronunciate dall’arcangelo Gabriele nella "notte del destino", quella in cui, secondo la tradizione islamica, Maometto scopre di essere stato scelto da Dio come Profeta. Fino a quel momento la sua vita non è molto diversa da quella degli altri bambini della Mecca. Nato intorno al 570 dopo Cristo, orfano di padre e madre, cresce nella città araba sotto la custodia di uno zio paterno che a 12 anni lo porta con sé, per la prima volta, in una spedizione commerciale. In quello che avrebbe dovuto essere un viaggio di iniziazione ad una vita da mercante, Maometto incontra alcuni monaci eremiti cristiani che gli predicono la missione profetica. A 26 anni, afflitto da difficoltà economiche, viene assunto come cammelliere da Khadijah, una facoltosa vedova quarantenne che pochi mesi più tardi diventa sua moglie, la prima di nove. E’ un matrimonio felice che dà al Profeta quattro figlie ed un numero imprecisato di maschi.
La prima rivelazione è durante il mese di Ramadan nel 610. Nella “notte del destino” Maometto si trova poco distante dalla Mecca, nella grotta dove è solito ritirarsi per meditare , dorme , ma una luce abbagliante lo sveglia. Gli appare l’arcangelo Gabriele che gli porta una stoffa con incisi caratteri d’oro e gli ordina di leggere. Maometto, che è analfabeta, si scusa dicendo di non saperlo fare, ma l’angelo ripete l’ordine. E infatti il Profeta legge: “ Annuncia il nome del Signore che creò l’uomo…e gli insegnò ciò che ignorava”. Per qualche tempo Maometto diffonde il messaggio divino con prudenza e solamente tra i famigliari, poi, dopo un ammonimento di Gabriele, inizia la predicazione pubblica. I suoi primi seguaci sono poveri e schiavi della Mecca e i suoi discorsi scatenano l’ostilità dei capi tribali che vedono nelle parole di Maometto un terribile pericolo per la tradizione politeista e gli interessi di casta di cui sono custodi. Minacciato di morte nel 622, Maometto decide di fuggire nella più ospitale Medina, dove riesce ad imporsi come capo politico e militare. L’anno di questa emigrazione viene fissato come inizio dell’Era islamica. Negli ultimi decenni della sua vita il Profeta può assistere alla definitiva affermazione dell’Islam. Il suo trionfo si compie nel 630, quando a capo di 13mila uomini, Maometto torna alla Mecca e distrugge i 360 idoli preislamici. Il Profeta muore a Medina, dove ancora oggi si trovano le sue spoglie. 



Ricostruzione immaginaria della originaria Moschea del Profeta, attraverso le informazioni provenienti da Medina Ricerca & Study Center, Medina

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