giovedì 26 gennaio 2012

La Gran Moschea di Abu Dhabi


Sole tutto l’anno, spiagge bianchissime, dune di sabbia spettacolari e uno skyline di grattacieli ultramoderni…è con questo scenario da favola che Abu Dhabi si presenta ai suoi visitatori, ma la città non è solo resort di lusso, grandi magazzini ed edifici artificiali, vi si trovano anche monumenti storici e maestose moschee. Pensate che solo in questa città se contano ben 150, tra cui la Grande Moschea dello Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan (l’unica visitabile anche dai non-musulmani). Questa Moschea, iniziata  dal presidente Sua Altezza lo Sceicco Zayed bin Sultan di Al Nahyan, considerato il padre degli Emirati Arabi Uniti, è senza dubbio uno dei più importanti tesori architettonici dei moderni Emirati Arabi Uniti, nonché uno dei più belli al mondo. La costruzione della Moschea fu presa in considerazione alla fine degli anni ’80 e per tutto il decennio successivo si analizzarono soprattutto la sua ubicazione e il suo progetto, solo verso la fine degli anni ’90 fu posta la prima pietra. La Gran Moschea Sceicco Zayed, comunemente chiamata la Gran Moschea dai residenti locali, è considerata una costruzione che “unisce il mondo”, dato l’utilizzo di artigiani e materiali provenienti da diversi Paesi, fra cui Italia, Germania, Marocco, India, Turchia, Iran, Cina, Grecia ed Emirati Arabi Uniti e alla sua realizzazione hanno preso parte oltre 3.000 operai e 38 famose società appaltatrici.
La superficie della Moschea, pari a 22.412 metri quadrati, (corrisponde a circa cinque campi da football) può contenere ben 40.960 ed è così suddivisa: un grande ingresso, un ingresso alla sala principale delle preghiere, una sala principale delle preghiere, una sala delle preghiere aperta, una sezione femminile e il Sahan (cortile). 
Le 1.000 colonne presenti nelle aree esterne sono rivestite con oltre 20.000 pannelli di marmo intarsiati di pietre semipreziose come lapislazzuli, agata rossa, ametista e madreperla. Le 96 colonne della sala principale delle preghiere sono rotonde e intarsiate di madreperla. La Moschea presenta, ai quattro angoli, quattro bellissimi minareti, ognuno alto quasi 107 metri ed è caratterizzata da 82 cupole in stile moresco e marmo bianco. La struttura esterna della cupola principale misura 32.8 metri di diametro ed è alta 70 metri dall’interno e 85 metri dall’esterno, caratteristiche che la rendono la più grande nel suo genere secondo il Centro Ricerche Turco per la Storia e la Cultura dell’Islam. 
Piscine ricoperte di piastrelle nere circondano la Moschea, riflettendone l’immagine e rendendola, di notte, ancora più splendente, mentre marmi e mosaici floreali pavimentano i 17.000 metri quadrati del cortile decorato in marmo bianco proveniente dalla Grecia.
L’interno, curato nei minimi particolari, fa da complemento al grandioso esterno della Moschea. Il marmo bianco italiano e i motivi floreali intarsiati adornano le sale delle preghiere, mentre le mura interne presentano mosaici ornamentali di vetro color oro. La principale porta in vetro è alta 12,2 metri, larga 7 metri e pesa approssimativamente 2,2 tonnellate. 
La sala di preghiera principale sotto la cupola maggiore è caratterizzata dal lampadario a candelabro più grande del mondo: 10 metri di diametro, 15 metri di altezza e oltre nove tonnellate di peso. I sette lampadari color oro della Moschea, provenienti dalla Germania, sono composti da migliaia di cristalli Swarovski provenienti dall’ Austria.
La sala di preghiera principale, che può contenere circa 7.126 fedeli, vanta il più grande tappeto annodato a mano del mondo. Disegnato dall’artista iraniano Ali Khaliqi, il tappeto è stato realizzato da 1.200 artigiani dei piccoli villaggi intorno a Mashhadin in Iran, che sono poi volati ad Abu Dhabi appositamente per cucire i pezzi per l’impianto finale. Con i suoi 2.268.000 nodi, il tappeto  è stato valutato 8,2 milioni di dollari (30 milioni di dirham).
Il muro che indica la direzione verso la Mecca( Qibla ), alto 23 metri e largo 50 metri è decorato in modo molto semplice per  non distrarre i fedeli dalla preghiera, mentre il Mihrab (la nicchia inserita nel muro) è un mosaico di vetro color oro .
Le 99 iscrizioni (qualità) di Allah riportati sul muro Qibla seguono la tradizionale calligrafia Kufi, creata dall’eminente calligrafo arabo Mohammed Mandi; il muro è caratterizzato inoltre da una soffusa illuminazione in fibra ottica, che è parte integrante del disegno organico.
All’interno della moschea sono stati usati tre diversi stili di calligrafia (Naskhi, Thuloth e Kufi) opere di Mohammed Mendi (Emirati Arabi Uniti), Farouk Haddad (Siria) e Mohammed Allam (Giordania).
Sono presenti anche 80 pannelli di Iznik (piastrelle di ceramica molto decorate popolari nel XVI secolo) che risaltano negli edifici religiosi e imperiali di Istanbul. Realizzate a mano secondo la tradizione, tutte le piastrelle sono state create dal calligrafo turco Othman Agha. 



4 commenti:

Marica Bersan ha detto...

Deve essere qualcosa di spettacolare da vedere! Poi la sera, tutta illuminata, ha un nonsoche di fiabesco!
Ps: non invidio chi deve battere il tappeto più grande del mondo...

najim ha detto...

bellissima in foto chissà a vederla dal vivo...deve essere una costruzione da lasciare a bocca aperta...per quanto riguarda il tappeto...non mi offro certo volontaria...:-)
ciao Marica
Najim

Unknown ha detto...

Il post è molto interessante e la foto spettacolare!!

najim ha detto...

*____* grazie Claudio
è davvero una moschea stupenda..
ciao
Najim