lunedì 1 giugno 2015

La circoncisione islamica


Adottata dai musulmani dopo l'avvento dell'Islam, la circoncisione è un rito circondato da un ricco cerimoniale degno del simbolismo dell'atto .
Oltre alle sue virtù di salute e igiene, ora clinicamente dimostrate, la circoncisione sancisce il passaggio solenne del ragazzo dalla tappa dell'infanzia a quella dell’uomo, è l'atto che attesta che il giovane è pronto per la vita adulta, dimostra la capacità del ragazzo di sopportare il dolore e firma la sua appartenenza ad una comunità che lo fa distinguere dai bambini di altre nazioni, non musulmani.
Il periodo consigliato per eseguire l'intervento va comunque dai 7 giorni di vita a prima della pubertà. L'atto "chirurgico" è praticato generalmente dal parrucchiere (hajjam) o barbiere, il  cui successo delle operazioni precedenti attesta la sua abilità chirurgica.
Consigliata prima del periodo di caldo, la circoncisione avviene generalmente in primavera e si svolge nella maggior parte dei casi, la mattina presto, con una conseguente festosa cerimonia in cui sono invitati i membri della famiglia, vicini, parenti e amici che assistono all'operazione e ai quali viene offerta una ricca colazione preparata per l'occasione. Per coprire le grida del bambino, si “affitta” un gruppo di musicisti.
Durante l'atto chirurgico della circoncisione, la madre del bambino, in mezzo alle grida di gioia da parte di familiari e vicini di casa, immerge i piedi in una vasca di acqua ghiacciata con un pezzo di metallo o oro. L'atto simbolico è quello di alleviare la tensione, infatti l'acqua fredda serve per calmare gli spiriti mentre il metallo simboleggia la forza e la resistenza che servono per superare la paura e l’ansia che assillano la madre del circonciso. 
Una volta circonciso, il bambino è attorniato dall’affetto di tutti e da una vasta gamma di giocattoli e caramelle. Per quanto riguarda l’abbigliamento , il giovane indossa di solito un "tchamir" ampio, una "tarbouch" ricamata (tipo fez) e un paio di "cherbil" o "belgha" ( ciabatte). Tutti questi abiti tradizionali, tra cui i "seroual" (pantaloni) sono realizzati in anticipo e devono essere molto ampi per consentire al bambino di muoversi con relativa facilità senza essere ostacolato dalla ristrettezza del tessuto. 
Il rito della circoncisione conduce, inoltre, ad atti di carità e di solidarietà che in genere beneficiano le famiglie più povere. Famiglie benestanti iniziano, infatti, a sostenere, in occasione della circoncisione dei loro figli, i bambini provenienti da ambienti svantaggiati, al fine di ottenere "baraka" e attuare gli ideali di solidarietà e di reciproca assistenza ancorate nella tradizione della società marocchina.

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