sabato 2 giugno 2012

I riad marocchini


Il riad (giardino) nasce, in origine, come giardino chiuso d'ispirazione andalusa, diviso in quattro settori e ornato al centro da una fontana d'acqua corrente. Si tratta in pratica della ricostruzione di un'oasi, che nella tradizione musulmana prefigura il paradiso celeste. Nella visione islamica, il Paradiso, o Eden, è infatti descritto come la sorgente di quattro fiumi, tra cui il famoso Al-Kawthar citato nel Corano. Anche nel riad l'acqua è onnipresente, grazie ad un sistema di canalizzazioni, sotterranee o superficiali, che alimentano la fontana o in alternativa una vasca. Dal riad prende il nome per estensione la casa che sorge attorno al giardino interno, dove incassate tra i  vialetti rettilinei, le aiuole traboccano di piante e di alberi: agrumi, melograni, cipressi, rampicanti, palme da dattero e banani. Le fragranze dei fiori d'arancio, di gelsomino, dei giacinti, dei narcisi, della menta e del rosmarino impregnano l'aria al calar della sera ed esaltano il senso di frescura che si leva dalla fontana e dai canali di irrigazione.  Il riad è concepito come luogo d'incontro e di piacere condiviso, dunque in grado di accogliere molte persone. Il patio, pavimentato in marmo o zellij, è talora circondato da portici su eleganti colonne, che consentono ai residenti e agli ospiti di passare da un luogo all'altro della casa al riparo del sole e dalle intemperie. Sul porticato si affacciano lunghe stanze rettangolari, principalmente sale e camere che ricevono luce da una serie di finestre basse, ornate di volute di ferro battuto. Nelle dimore più agiate tutti gli accessi alle stanze sono chiusi da battenti di cedro lavorato. La cucina, l'hammam, la dispensa e la scala che conduce ai piani superiori sono situati agli angoli del riad. Le dimensioni dell'abitazione, il numero delle logge e la profusione di decorazioni dipendono dallo status del proprietario, fino ad arrivare a riad che sono vere e proprie residenze principesche. Il palazzo della Bahia di Marrakech, eretto alla fine del XIX secolo dal Gran Visir, occupa una superficie di otto ettari e comprende vari cortili, un riad, un patio porticato e numerosi appartamenti ed è proprio a Marrakech che si trova il maggior numero di queste abitazioni tradizionali.
Queste grandi residenze, risalenti in alcuni casi a tre secoli fa, sono state negli anni passati, man mano abbandonate dalle intere famiglie che le abitavano a favore delle ville moderne costruite sul modello europeo fuori dai confini della città storica. Da una decina di anni, i riad, radicati nelle medine, sono oggetto di riscoperta da parte dei marocchini e degli stranieri; ristrutturati sono diventati per la maggior parte hotel.

Tratto da "Marocco" edito da DeAgostini

6 commenti:

Marica Bersan ha detto...

Devono davvero ricordare un paradiso! Mi piacerebbe visitarne uno, adoro i giardini!

najim ha detto...

Questi sono giardini molto particolari, sono praticamente all'interno della casa e certi sono davvero stupendi...purtroppo non ho trovato una foto da pubblicare che rendesse davvero l'idea del giardino...
Ciao Marica..
Najim

***Amina*** ha detto...

Ciao Amica e Sorella mia!!
A quando un post sull'Algeria?
Ti abbraccio, cara ♥♥

najim ha detto...

Amina carissima...ciao!!!
hai ragione, non ho mai scritto nulla sull'Algeria...devo ammettere che non la conosco molto bene, ma cercherò sicuramente di rimediare...se vuoi darmi qualche suggerimento...è ben accetto...^___^
un bacione
Najim

John Clayton ha detto...

I enjoyedd reading this

najim ha detto...

John Clayton thank you

Najim